venerdì 30 ottobre 2009

Un riflesso nel vetro


Un riflesso nel vetro è la prima graphic novel per un'accoppiata tutta al femminile: Ilaria Ferramosca e Sonia Galletti.
Per la prima è l'esordio circa la sceneggiatura di storie più lunghe come una graphic novel, per la seconda è un esordio vero e proprio nel mondo del fumetto, dopo alcune brevi esperienze in associazioni.
La storia è la seguente:

Ronald Morrison è un tranquillo docente di matematica, la cui quotidianità viene all’improvviso minata da una crisi coniugale. Da quel momento, una serie di scelte quasi inevitabili, lo trascinano, suo malgrado, in un vortice di angoscia e tragici eventi.Un riflesso nel vetro, parte come spunto da un film noir del ’44: La donna del ritratto, dell’austriaco Fritz Lang, per evolversi in un’indagine più introspettiva che realmente poliziesca, avvolta dai lampi del giallo classico e dai toni grigi di una vita qualunque. Un’osservazione che investiga sul libero arbitrio e su un eterno dilemma, quello tra la reale capacità o l’impossibilità dell’uomo, di gestire la propria vita nella sfida contro il destino. "La scelta di Ilaria e Sonia è quella di raccontare un storia di persone piccole, con una vita semplice, ripetitiva, comune, un’esistenza simile a molti di noi, ma che per caso o volontà oscura, si ritrovano dinanzi all'ineluttabile nera tragedia". (dalla prefazione di Giancarlo Caracuzzo)

Le copertine sono disegnate sempre da Sonia Galletti e un mio piccolo contributo in quest'opera, è la colorazione di entrambe.
Di seguito la copertina impaginata:

lunedì 5 ottobre 2009

Fumetto d'Autore

Dopo le due illustrazioni precedenti: Alice e la barchetta in mare, eccovi un post di "informazione". Segnalo un nuovo sito dedicato alla nona arte, dal titolo Fumetto d'Autore. Non è solo un sito in effetti, è di più, è un web magazine, che parla di novità in questo campo e non solo. Ci sono recensioni, news, fumetto, manga, historietas, comics, bande dessineé e tutto ciò che attiene al settore, ma non solo.
Chiunque pensi che il mondo del fumetto sia una sorta di "gabbia dorata" in cui parlare solo di disegni e storie si sbaglia di grosso. Il fumetto ha faticato per anni per scrollarsi di dosso l'etichetta riduttiva di "storiella di svago". Il fumetto racconta e racconta storie di ogni genere, per adulti oltre che per bambini, che facciano ridere ma anche e soprattutto riflettere, che parlano di problematiche della quotidianità e che sostengono lotte per il sociale. Ormai il fumetto è una dimensione aperta, è una forma di comunicazione, allora perché relegarla a puro divertimento, distrazione, intorpidimento tra pagine ovattate, come vorrebbero alcuni?
Fumetto d'Autore ha anche un editoriale (come tutte le riviste che si rispettino) scritto dal suo direttore responsabile, un signor direttore ed è Alessandro Bottero. Inutile sprecare parole per dire chi sia, nel settore è noto, ed è noto anche per il suo dire le cose come stanno, senza remore; per cui, come chiunque esca fuori dal coro, spesso si attira le antipatie di chi vorrebbe tutto conforme alle (proprie) norme. Ben vengano quindi gli editoriali di Bottero, sul fumetto e non; ma poi, cosa "non" è fumetto in fin dei conti, se il fumetto è un mezzo che può parlare di tutto e non ama essere imbavagliato?
Un augurio a Fumetto d'Autore e a tutto il suo staff.
Proseguiamo con le illustrazioni: quella che vedete qui è una delle immagini che saranno presenti nel volume di un altro mio grande amico, Marco laggetta. Presto uscirà un suo libro di poesie, le immagini interne saranno realizzate da me e rappresenteranno, attraverso una semplice ed eterea barchetta, le fasi della vita umana. Questa è una di esse.

Quando tanto e quando niente

Decisamente non sono un buon blogger, purtroppo non ho gran tempo per aggiornare le mie pagine, ma quando lo faccio, avviene tutto assieme, per cui beccatevi tre post di fila.
Il primo è la quarta di copertina di Talkik, il nuovo numero uscirà a Lucca e conterrà come sempre importanti nomi accanto a esordienti.
Dalla copertina di Giuseppe De Luca e Ketty Formaggio (ai colori), all'intervista al giornalista amante del fumetto e disegnatore lui stesso, Vincenzo Mollica, al mitico Lele Vianello, fino al (last but don't least) graditissimo ritorno in grandissimo stile del mio amico Ned.
Peccato aver sacrificato la sua bellissima illustrazione adattandola in bianco e nero, dai bellissimi colori che aveva, purtroppo le pagine di Talkink sono rigorosamente in quello stile. Ma a noi piace ugualmente, perché fa più... fumetto!
Il tema di questa volta sarà il Tempo, per cui ecco una "Alice nel paese delle Meraviglie", che segnala al Bianconiglio: "Presto che è tardi, presto che è tardi".
Un omaggio al racconto di Angela Leucci, che ha scelto di escluderlo dalla rivista per lasciare spazio agli esordienti.